News & Last Entries
Agenda
Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero
19 giugno: Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero 19 giugno: Anniversario della morte, in carcere e di carcere, del militante del PCE(r) Juan José Crespo Galende ,“Kepa”
Nella Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero vogliamo ricordare il compagno del PCE(r) Juan José Crespo Galende, “Kepa”, morto il 19 giugno 1981, esattamente trent’anni fa.
L’UDC, con l’intenzione di mettere in mettere nel massimo isolamento tutti i collettivi di prigionieri politici, ordina che vengano costruite quelle che sono destinate ad essere le carceri di massima sicurezza dello Stato spagnolo. La Direzione generale delle Carceri ha già progettato questo “gioiello” della assoluta mancanza di comunicazione: si tratta della prigione di Herrena de la Mancha. Situata a Ciudad Real a 200 chilometri da Madrid, in piena meseta, non raggiungibile con i mezzi pubblici, la prigione è strutturata in moduli ed è tenuta sotto costante controllo del personale carcerario e della Guardia Civile che usano le più moderne tecnologie per controllare i prigionieri. La costruzione è ultimata nel febbraio del 1979 ed è inaugurata il 22 giugno dello stesso anno: nello stesso giorno entrano in carcere il primo nucleo di prigionieri comuni ‘ad alta pericolosità’: si tratta dei dirigenti della COPEL che sono rimasti in vita dopo i massacri del 1977 e del 1978. In questi primi mesi i maltrattamenti, i pestaggi e le torture sono costanti e quotidiane. La stampa taceva e i politici applaudivano la nuova politica carceraria: ‘La riforma carceraria totale non è Herrera, ma passa da Herrera’, era solito dire García Valdés, direttore degli Istituti Penitenziari.
Il 17 dicembre del 1979 fuggono dal carcere di Zamora 5 tra i massimi dirigenti dei GRAPO. La risposta per zittire le critiche non può essere più brutale: il 26 dicembre del 1979, 22 prigionieri del PCE(r) e dei GRAPO vengono portati via da Zamora e trasferiti ad Herrera, dove sono ricevuti con brutali pestaggi, denudati e isolati nel modo più assoluto in celle di castigo. Un guerrigliero dei GRAPO svenne a causa della brutalità del pestaggio e le ferite vennero suturate con ben 20 punti. Dal’inizio del 1980 è risultato evidente che questa galera sarebbe stata la prigione dedicata allo sterminio dei dissidenti politici. Le proteste iniziarono immediatamente e l’11 febbraio del 1980 García Valdés dichiara, durante un’intervista a Radio Nacional che i GRAPO sono dei pazzi pericolosi che andrebbero chiusi in casse di cemento. Immediatamente i fatti seguono le parole: la repressione e l’isolamento si intensificano sino a limiti insospettabili: censura assoluta sulla corrispondenza, continui maltrattamenti, controlli notturni ecc.
Manuel Pérez (Arenas), Segretario Generale del PCE(r), è isolato in un cubicolo di due metri per tre, senza finestre, che riceve luce solo da una lampadina da 20 W; non gli si consente neppure l’ora d’aria e, per dieci mesi, l’unico materiale che può leggere è un volantino della parrocchia che gli porta un carceriere. Nel 1980 ad Herrera si verificano tre scioperi della fame di militanti comunisti per un totale di 62 giorni di digiuno. La situazione diventa insostenibile per Valdés, che è costretto a dare le dimissioni dopo l’accusa di consentire la tortura da parte dei carcerieri. Il 23 febbraio del 1981 si verifica il colpo di Stato ed è stato scritto che il generale Pardo intendeva portar fuori i prigionieri politici da Carabanchel e fucilarli; poi intendeva fare lo stesso ad Herrera. Due settimane dopo inizia lo sciopero della fame ad oltranza di tutti i prigionieri del PCE(r) e dei GRAPO per protestare contro il regime di sterminio che si vive nelle carceri.
Il 19 giugno 1981, al 90° giorno di sciopero della fame, muore il prigioniero politico basco, militante del PCE(r) e recluso ad Herrera Crespo Galende, Kepa. Altri 12 restano con lesioni irrecuperabili. Il nuovo Direttore delle carceri, Galavís, a fine giugno firma un documento con cui si impegna a rispettare i prigionieri e a riunirli fuori da Herrera entro sei mesi. Questi sei mesi sono diventati due anni, visto che nell’ottobre del 1983 c’erano ancora parecchi prigionieri comunisti sottoposti a condizioni carcerarie durissime nel carcere di Herrera. Solo il 2 ottobre i prigionieri sono riuniti nel carcere di Soria. Tra il 20 e il 25 dello stesso mese i prigionieri politici baschi del MLNV sono portati nella tetra Herrera.
Quattro anni di terrore contro gli antifascisti del, Stato spagnolo: baschi, catalani, della Galizia, delle Canarie…
Herrera de la Mancha ci ha tolto una preziosa vita: Gogoan Zaitugu Kepa!
Migliaia di ore di isolameto, di torture, di pestaggi e tanto sangue versato...
Date: Sun, 19 Jun 2011 11:02:40 +0100
.
back