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Lettera di Kostas Gournas e di Dimitris Koufodinas
Lettera di Kostas Gournas, membro dell’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria” e di Dimitris Koufodinas, membro dell’organizzazione “17 Novembre” (17N) sul disegno di legge riguardante le carceri in Grecia. La lettera è stata mandata al giornale PONTIKI e pubblicata il 27 marzo 2014.
Il disegno di legge sulle carceri provoca una Guantanamo greca.
I detenuti in queste carceri speciali
- saranno privati di tutti i diritti dei prigionieri (permessi, sospensioni, ecc.)
- si vedranno limitare i diritti relativi alle visite e alle chiamate telefoniche
- resteranno rinchiusi in cella per 23 ore
- si troveranno di fronte un’unità speciale segreta della polizia con poteri e competenze imprecisati.
Questa morsa attuata in carcere è paragonabile con quella attuata a Guantanamo. Il disegno di legge di Samaras, Dendias e Athanasiou è ispirato al fascismo. È l’espressione di un stato in costante emergenza. È il corrispondente memorandum per i prigionieri.
Il microcosmo dei prigionieri non è risparmiato dal vasto attacco frontale portato alla società greca. Il capitalismo neoliberale globale tenta di superare la crisi, calpesta i diritti conquistati da decenni e impiega questa strategia modo disumano contro la società greca.
Strategia che non ammette sbocchi, soffoca, invece, la dignità dell’individuo e ogni desiderio di resistenza. Il disegno di legge è conforme a questa logica, costruisce la minaccia delle carceri di tipo C, che spaventa i prigionieri ed è pure diretta contro l’intera società in lotta. Obiettivo primario di tale disegno di legge è l’isolamento dei prigionieri politici. Prototipo è il modello adottato nel 2002 in particolare per i prigionieri di “17N”.
Lo scopo è istituire e legittimare l’isolamento, è impedire il tentativo dei prigionieri di comunicare alla società tendenze contrarie al sistema. Le loro lotte e quelle dei movimenti di solidarietà, però, hanno sovvertito già nel 2002 questi progetti, vincendo la politica dell’isolamento. Anche oggi sarà così.
Invitiamo i prigionieri politici, tutti i prigionieri in lotta, i movimenti di solidarietà, la società che lotta, a unificare le loro voci e le azioni di lotta contro questi disegni di legge fascisti. Anche questa lotta è parte della battaglia contro il tentativo dello stato di distruggere la società.
P.S. Il disegno di legge è già attuato nelle carceri. La cancellazione dei permessi, in particolare la chiusura di ogni via d’uscita sbocco, porta a risultati tragici: i tre fautori del disegno di legge hanno usato le maniere pesanti a Malandrino.
Kostas Gournas / Dimitris Koufodinas