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Saluto dalla Conferenza intermedia 2014
Saluto dalla Conferenza intermedia 2014 organizzata dal Soccorso Rosso Internazionale
Inviamo a voi, “prigionieri politici” i nostri saluti militanti e solidali, in carcere!
La situazione oggettiva, le contraddizioni che stanno inasprendosi nella spirale della crisi capitalistica aprono al movimento rivoluzionario nuove possibilità che devono essere impedite con la crescente repressione. L’unica e giusta risposta a questa repressione deve essere lo sviluppo del processo rivoluzionario. Parte integrante di questo processo è la costruzione e l’avanzamento della solidarietà che noi identifichiamo nel progetto della costruzione del Soccorso Rosso Internazionale.
Anche quest’anno lo sviluppo della solidarietà ha assunto ulteriore dimensione rispetto alla nostra organizzazione. Da 14 anni il processo di costruzione del Soccorso Rosso Internazionale si basa sull’idea che la solidarietà verso i rivoluzionari prigionieri deve essere un ambito in cui le differenze d’opinione, per quanto possibile, dovrebbero scomparire. Non si tratta di negare le differenze politiche, ma di capire che ci sono ambiti dove essi dovrebbero essere più o meno presenti. Il movimento rivoluzionario ha bisogno del dibattito politico, ideologico e strategico tanto quanto dell’unità sulle questioni principali quali la resistenza contro la repressione e la solidarietà con i prigionieri
Malgrado le crescenti difficoltà che dobbiamo affrontare in questo percorso, possiamo tuttavia affermare che stiamo facendo dei passi avanti nella costruzione del Soccorso Rosso Internazionale, dove voi, prigionieri, avete un ruolo particolare essendo la prova più evidente dell’esistenza della controrivoluzione. Inoltre, siete tenuti in parte ostaggi in carcere, come ad esempio il prigioniero comunista Georges Ibrahim Abdallah, in Francia, o il prigioniero anarchico Marco Camenisch, in Svizzera. Considerare il carcere come terreno di lotta e di resistenza collettiva per noi significa che non diminuiremo i nostri sforzi per farvi ottenere la libertà.
Proprio rispetto alla lotta per la liberazione di Georges Abadallah il movimento fortunatamente ha avuto un rilancio, poi città francesi riconosciuto la cittadinanza onoraria. Georges è detenuto in Francia da 30 anni, ma gli USA e la Francia bloccano il suo rilascio. Perciò nel luglio scorso abbiamo organizzato una giornata di mobilitazione internazionale a sostegno di Georges Ibrahim Abdallah, cui hanno partecipato prigionieri e gruppi di 5 paesi e da questa mobilitazione è scaturita la proposta di una piattaforma comune dei prigionieri politici.
Anche ora si succedono attacchi contro i movimenti di sinistra, a diversi livelli:
un chiaro esempio è dato dalla censura assoluta imposta in Italia a entrambi i prigionieri del PC-pm che, dopo essere intervenuti rispetto al movimento NO TAV e alla lotta dei prigionieri nelle carceri italiane, sono stati sottoposti a questi provvedimenti. Anche al movimento NO TAV sono portati attacchi repressivi: il 22 maggio inizia a Torino un processo contro 4 attivisti/e accusati di terrorismo
in Germania, é indagata un’organizzazione militante e 9 attivisti sono accusati di aver compiuto dal 2009 azioni contro le istituzioni dello stato e gli apparati repressivi. Secondo la procedura sono state eseguite azioni di sorveglianza e massicce perquisizioni.
Un esempio attuale molto palese di giustizia di classe dominante è Il progetto in Grecia di rinchiudere i prigionieri politici e quelli che si ribellano in strutture carcerarie con regime d’isolamento – esattamente secondo il modello di carceri di tipo F esistenti in Turchia. Da sempre la Troika e la Nato hanno tentato di distruggere i collettivi dei prigionieri. Contro questo progetto, in Grecia si mobiliteranno prigionieri appartenenti ad ambiti politici differenti, ma anche attivisti fuori dalle carceri. Noi, come Soccorso Rosso Internazionale, appoggeremo con tutte le nostre forze questa mobilitazione e la lotta contro tale progetto.
È evidente che il giro di vite repressivo si accentuerà sempre più e a livello mondiale. Ancora di più ne consegue la necessità di uno scambio internazionale e di un coordinamento che infine devono sfociare in un’organizzazione comune della solidarietà internazionale.
Auspicando il vostro apporto in questa organizzazione, vi salutiamo a pugno chiuso!
Venceremos
Conferenza intermedia 2014 del Soccorso Rosso Internazionale
Belgio, Svizzera, Germania, Italia, Turchia, Spagna