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Solidarietà ai 4 NO-TAV !
Da 20 anni in Italia la lotta No-Tav si oppone alla costruzione de la linea ad alta velocità Torino-Lyone.
Questo movimento è nato come lotta contro la distruzione del territorio delà Val Susa e la costruzione di una “grande opera” inutile. Infatti, una linea Torino-Lyone per il trasporto di passeggeri esiste già; questo nuovo progetto servirà unicamente ad aumentare i profitti dei capitalisti italiani ed europei, attraverso la circolazione delle merci, gli appalti dei lavori o ancora attraverso le sovvenzioni europee.
Durante questi anni di lotta, il movimento è riuscito a diventare una referenza per tutte le altre esperienze di lotta e di resistenza che si sviluppano in Italia. Il movimento è radicato nella popolazione della valle ma trova appoggio ovunque in Italia e in Europa. Il movimento non si accontenta più di opporsi semplicemente alla linea ad alta velocità, ma, ormai, mette in discussione un intero sistema di sfruttamento di uomini/donne come del territorio per interessi meramente economici, il capitalismo.
Il NoTav è ormai un movimento anticapitalista profondamente radicato in Val Susa, ma che oggi è riuscito a legare tra loro tutte le lotte d’opposizione sociale che si sviluppano in Italia.
Naturalmente un tale movimento attira su di sé la repressione brutale e sistematica dello Stato, attraverso la sua polizia e i suoi mezzi di comunicazione. Il numero dei processi contro i militanti NoTav è enorme e sono non solamente contro i militanti della valle ma contro militanti venuti da tutta Italia per esprimere il loro sostegno alla lotta.
Durante questi ani le accuse contro i NoTav sono state di ogni tipo, contro ogni manifestazione, presidio e azioni di sabotaggio che il movimento immaginava. Ai processi penali si aggiungono le calunnie dei media che on perdono occasione per criminalizzare i militanti, presentandoli come pericolosi, sovversivi e terroristi.
Il 22 maggio si aprirà l’ultimo processo contro 4 compagni accusati di terrorismo per il sabotaggio di un compressore sul cantiere del treno. Quest’accusa ci dimostra ancora una volta come lo Stato borghese cerca di dividere e demolire il movimento e non esita a usare delle leggi che risalgono agli anni di piombo, quando il “nemico numero uno” erano le BR.
Ma ancora una volta, il movimento a saputo dimostrare la propria maturità rigettando le accuse di tribunali e giornali che cercano di criminalizzare una parte del movimento et di dividerlo in “manifestanti buoni e manifestanti cattivi”. In Italia ci sono state numerose manifestazioni di sostegno agli arrestati con le storiche parole d’ordine: “siamo tutti NoTav, complici e solidali”, “liberare tutti, vuol dire continuare a lottare”, “La ValSusa paura non ne ha, ValSusa in ogni città”, “a sarà dura”, “colpevoli di resistere”, ecc
Nel resto d’Europa e del mondo, sono organizzate delle azioni di sostegno. Coup pour Coup 31 sostiene la lotta NoTav ed è solidale con i 4 arrestati NoTav.
Libertà per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò !